Borgogna - annata 2022
Il gennaio è stato più freddo del solito, mentre febbraio ha portato temperature più miti. I primi giorni di aprile sono stati freschi, se non freddi, con una massa d'aria proveniente dalla Scandinavia che ha provocato rischi di gelo in quattro occasioni, tra il 3 e il 10 aprile. Fortunatamente, non si sono registrati danni significativi, e le temperature sono successivamente aumentate, mantenendosi sopra la norma. I mesi
successivi sono stati caratterizzati da un caldo intenso: maggio ha segnato temperature straordinarie, con picchi mai visti negli ultimi 50 anni. Tra il 10 e il 20 giugno, si è verificata la seconda ondata di calore, seguita da quattro picchi di temperature elevate tra il 10 e il 25 luglio.
Anche agosto non è stato da meno, con diversi episodi di caldo, in particolare fino al 4 agosto, poi tra l'8 e il 13, e nuovamente durante l'ultima settimana del mese. Il 2022 si è rivelato la seconda estate più calda dal 1947, seconda solo al 2003. Settembre ha visto una netta divisione: la prima metà ha mantenuto un clima estivo, mentre la seconda metà è stata decisamente più fresca.
PIOGGE E SOLE
Alla fine di maggio, il deficit pluviometrico era del 42%. Tuttavia, giugno ha compensato abbondantemente con il doppio della pioggia prevista, principalmente dovuta a temporali intensi tra il 21 e il 25 giugno.
Durante questo periodo, sono state registrate sei grandinate, localizzate ma capaci di provocare danni notevoli. Luglio è stato estremamente secco, e agosto non è stato da meno, nonostante i temporali del 14, 20 e 30 agosto. Settembre è risultato più piovoso della media, soprattutto verso la fine del mese. Nel complesso, il deficit di pioggia da gennaio a settembre ha raggiunto il 21,5%.
Il 2022 è stato un anno particolarmente luminoso, con ben 372 ore di sole in più rispetto alla media storica
STRESS IDRICO VS. STRESS TERMICO
Solo alcuni appezzamenti hanno mostrato segni significativi di stress idrico, principalmente nella Côte d'Or, la zona maggiormente colpita. Nel complesso, il 2022 ha registrato più giorni caldi rispetto al 2020. Le principali malattie fungine sono state la peronospora e l'oidio, entrambe rimaste sotto controllo. L'oidio è apparso più tardi nella Côte d'Or e nella Saône-et-Loire, senza però destare particolari preoccupazioni.
GERMOGLIAMENTO
I primi germogli nei settori precoci sono spuntati nei primi giorni di aprile. In generale, il germogliamento è stato più tardivo rispetto al 2021, ma le temperature in aumento dopo il 12 aprile hanno accelerato il processo. I primi fiori sono apparsi a metà maggio, anche se le piogge tra il 16 e il 24 maggio hanno ritardato leggermente la fioritura, avvenuta più tardi rispetto al 2020. Il 2022 si classifica tra le annate precoci, simile al 2007, 2011 e 2020.
INVAIATURA
La metà dell'invaiatura si è verificata a metà luglio nella Côte d'Or: il Pinot Noir ha raggiunto l'invaiatura il 28 luglio, mentre lo Chardonnay (Yonne) il 3 agosto. Il caldo ha rallentato il processo e solo verso metà agosto tutte le bacche erano completamente invaiate. Il caldo di agosto ha ridotto significativamente l'acidità, che alla vendemmia si attestava intorno ai 5 g/l, un po' meno per il Pinot Noir. Inoltre, l'intenso calore ha ridotto l'acido malico, portandolo a livelli di 3 g/l o inferiori. Il Pinot Noir ha raggiunto una maturità eccellente, mentre lo Chardonnay ha mostrato una maturità leggermente inferiore, probabilmente a causa di una resa più elevata nella Côte d'Or.